domenica 11 febbraio 2001

 
 LANCIANO - ATESSA

Roccascalegna
Il carbonio
per una chiesa
da restaurare

Alberto Savelli

ROCCASCALEGNA. Restauri ad alta tecnologia. Per il consolidamento statico delle volte della chiesa di San Pietro Apostolo di Roccascalegna sono stati impiegati, per la prima volta in Abruzzo, nastri di fibre di carbonio. Una tecnica altamente innovativa, già sperimentata su cattedrali di grande pregio artistico-architettonico lesionate dagli eventi sismici del '97 in Umbria e Marche, ma anche nelle opere di recupero, consolidamento e rinforzo dell'edilizia civile ed industriale (ponti, ospedali, scuole, impianti sportivi). La fibra di carbonio, infatti, pure essendo molto leggera, 150 grammi al metroquadro, sopporta un peso di 35 mila chilogrammi per centimetroquadrato.
La scelta della tecnica è il frutto di uno scrupoloso studio sulla struttura della chiesa da parte del progettista dei lavori, l'architetto Maria Carmela Ricci di Casoli. Le lesioni, i distacchi dalla muratura perimetrale, la natura stessa delle volte, realizzate in canna e gesso e già appesantite dai materiali accumulati su di esse con precedenti lavori, non consentivano altri tipo di rinforzo, che avrebbero potuto compromettere la struttura originaria dell'antico tempio, costruito nel 1260 su uno sperone di roccia. Un patrimonio storico di grande valore che merita di essere recuperato e conservato integralmente, ma per il quale sono necessari finanziamenti cospicui, finora non disponibili. I lavori svolti dalla ditta Tec.Inn. di Perugia non sono stati, infatti, sufficienti a rendere agibile la chiesa, chiusa dopo il terremoto del 1984. Perciò il parroco, don Giorgio Falzoni, ha aperto una sottoscrizione e fatto appello alle istituzioni.


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