Discussione Autore Data e ora
Fara San Martino - Lettera denuncia

Fara S. Martino, lì 26/06/2004

Nel pomeriggio del giorno 8 giugno 2004, di ritorno da una delle escursioni che faccio quale vecchio e assiduo frequentatore della montagna , inguaribile e appassionato ammiratore della valle di Santo Spirito di Fara San Martino, sono stato colpito da un insolito “rumoreggiare” di trombe, tamburi e piattini che turbava il magico silenzio che caratterizza quella valle.
In prossimità dei resti dell’Abbazia di San Martino in Valle, ben nota a chi ha avuto la fortuna di conoscere e di frequentare quei luoghi più unici che rari nel panorama delle bellezze naturali del nostro pianeta, si esibiva un complesso bandistico chiamato a “rallegrare” una cerimonia che a me personalmente ha suscitato un senso di tristezza, mista ad indignazione.
Schierati in pompa magna, alcuni esponenti di Alleanza Nazionale stavano celebrando il rito “elettoralmediatico” della “Levata” della prima pietra per gli scavi dell’Abbazia benedettina di San Martino in Valle, sepolta da una alluvione circa 200 anni fa.
L’opera consisterà nella rimozione di diverse decine di migliaia di metri cubi di materiale alluvionale al fine di poter riportare alla luce pochi ruderi della sepolta abbazia. Se non ricordo male, alcuni esperti archeologi, in occasione di un apposito convegno tenutosi a Fara alcuni anni fa, affermarono che detti ruderi non hanno alcun pregio storico-archeologico.
Secondo quanto si evince dal progetto, l’opera comporterà la necessaria realizzazione di ciclopici muri di sostegno e la posa in opera, tra l’altro, di “tensostrutture parasassi”. Tanto gli uni, quanto le altre non ripareranno un bel nulla, certo essendo che quelle stesse forze naturali che hanno seppellito diverse volte l’abbazia non si fermeranno di fronte a una rete metallica “appesa” a una parete..
Per dirla in poche parole: questa opera così chiassosamente presentata e propagandata, si risolverà in un colossale spreco di denaro che avrà come unico e inevitabile effetto la totale distruzione di un equilibrio ambientale assolutamente unico e addirittura miracoloso.
Esso, invece, andrebbe sacrosantamente tutelato e messo al riparo da assur-de manipolazioni e aggressioni, da chiunque perpetrate. E ciò specialmente ove si consideri che i lavori di scavo debbono essere eseguiti nel “cuore” stesso del Parco Nazionale della Majella, Parco che per nessun motivo dovrebbe consentire la “svendita”, e meno che mai la distruzione, della più rara e bella delle sue “perle”.
Non so quali effetti potrà sortire questa mia accorata denunzia che, pur se formalmente isolata, esprime certamente il disappunto (vorrei dire l’indignazione) e il dispiacere di tante persone che amano la montagna e specialmente la nostra valle. Mi auguro, comunque, che le Associazioni in indirizzo, che tanto convintamene hanno operato in passato per la salvaguardia delle bellezze naturali della Majella e per la diffusione della loro conoscenza, non vogliano rimanere inattive e disinteressate di fronte al quasi certo scempio di una delle più belle località d’Italia .
Mentre mi dichiaro a completa disposizione per quanto io possa essere utile, resto in attesa di assicurazioni e di cortese riscontro e porgo cordiali saluti.

Alfonso Cocco


MITTENTE:

Cocco Alfonso
Via Napoli, 31
Fara S. Martino (CH)

INDIRIZZATA A:

Spett.le CLUB ALPINO ITALIANO
Sede centrale
Via Petrella, 19
20124 Milano (MI)

Spett.le CLUB ALPINO ITALIANO
Delegazione Abruzzo
Via Arenazze, 18
66100 Chieti (CH)

Spett.le CLUB ALPINO ITALIANO
C.so Vittorio Emanuele
Casella Postale n. 7
66041 Atessa (CH)

Spett.le CLUB ALPINO ITALIANO
Via G. Mazzini, 32
Casella Postale n. 284
67051 Avezzano (AQ)

Spett.le CLUB ALPINO ITALIANO
C.so Vittorio Emanuele, 33
67031 Castel di Sangro (AQ)

Spett.le CLUB ALPINO ITALIANO
Casella Postale n. 2
66041 Castelli (TE)

Spett.le CLUB ALPINO ITALIANO
Piazza dei Templi Romani, 3
66100 Chieti (CH)

Spett.le CLUB ALPINO ITALIANO
Via Roma, 98
67054 Civitella Rovereto (AQ)

Spett.le CLUB ALPINO ITALIANO
Via IV Novembre
66015 Fara San Martino (CH)

Spett.le CLUB ALPINO ITALIANO
Via San Rocco, 8
65010 Farindola (PE)

Spett.le CLUB ALPINO ITALIANO
C/o Carlo JACOVELLA
Via San Francesco, 2
66016 Guardiagrele (CH)


Spett.le CLUB ALPINO ITALIANO
Salita San Giuseppe, 1
64045 Isola del Gran Sasso (TE)

Spett.le CLUB ALPINO ITALIANO
Via Sassa, 34
67100 L’Aquila (AQ)

Spett.le CLUB ALPINO ITALIANO
L.go San Giovanni
Casella Postale n. 122
66034 Lanciano (CH)

Spett.le CLUB ALPINO ITALIANO
Via Civiltà del Lavoro
66026 Ortona (CH)

Spett.le CLUB ALPINO ITALIANO
P.zza XX Settembre, 10
65017 Penne (PE)

Spett.le CLUB ALPINO ITALIANO
Via Aldo Moro, 15/b
Casella Postale n. 315
65129 Pescara (PE)

Spett.le CLUB ALPINO ITALIANO
Via Isonzo, 11
Casella Postale n. 62
67032 Pescasseroli (TE)

Spett.le CLUB ALPINO ITALIANO
Via Marconi, 2
65026 Popoli (PE)

Spett.le CLUB ALPINO ITALIANO
Via Duca degli Abruzzi, 2
67047 Rocca di Cambio (AQ)

Spett.le CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Rocca di Mezzo
C/o Giuseppe CARFI’
Via Marco Val Corvo, 1 bis
00174 Roma (RM)

Spett.le CLUB ALPINO ITALIANO
Via del Conservatorio, 6
Casella Postale n. 62
67039 Sulmona (AQ)



Spett.le CLUB ALPINO ITALIANO
Via Guido Taraschi, 6
Casella Postale n. 143
64100 Teramo (TE)

Spett.le CLUB ALPINO ITALIANO
Via Naumachia, 45
Casella Postale n. 222
66054 Vasto (CH)

Spett.le COMITATO SCIENTIFICO ABRUZZESE DEL C.A.I.
Via Aldo Moro, 15/b
65129 Pescara (PE)

Spett.le ITALIA NOSTRA ONLUS
Sede Centrale
Via Nicolà Porpora, 22
00198 Roma (RM)

Spett.le ITALIA NOSTRA
Casella Postale n. 9
64032 Atri (TE)

Spett.le ITALIA NOSTRA
Via XX Settembre, 200
67051 Avezzano (AQ)

Spett.le ITALIA NOSTRA
C/o Fausto CORTI
Via Giuseppe Garibaldi, 79
67100 L’Aquila (AQ)

Spett.le ITALIA NOSTRA
C/o Arch. Pierluigi VINCIGUERRA
C.da Santa Giusta, 62
66034 Lanciano (CH)

Spett.le ITALIA NOSTRA
Via Gioberti, 44
65123 Pescara (PE)

Spett.le ITALIA NOSTRA
C/o Maria MANETTA
Via Oberdan, 15
64100 Teramo (TE)

Spett.le ITALIA NOSTRA
Via Tobruk, 6
66054 Vasto (CH)



Spett.le W.W.F. ITALIA
Via Po, 25/c
00198 Roma (RM)

Spett.le W.W.F. ABRUZZO
Viale G. D’Annunzio, 68
65127 Pescara (PE)

Spett.le W.W.F.
C/o Scuola Dante Alighieri
Via Collesapone, 2
67100 L’Aquila (AQ)

Spett.le W.W.F.
Viale G. D’Annunzio, 68
65127 Pescara (PE)

Spett.le W.W.F.
Via Tevere, 24/26
64100 Teramo (TE)

Spett.le W.W.F.
C/o Marco TERREI
Via S. Liberata, 39
66034 Lanciano (CH)

Alfonso Cocco sabato 26 giugno 2004 - 11.17.18
Risposte Autore Data e ora
mi associo ma...con remora.

Signor Cocco,

la ringrazio pubblicamente per aver dato vita ad una denuncia concerta per la tutela della nostra cara Maiella...
cerchiamo però di non farene una lotta politica...lei ha fatto menzione di "esponenti di alleanza nazionale" ...bene, io non voto per quella parte politica, ma visto che anche la disputa tra il signor De Simone e il sindaco stava pendendo quella piega... non crede che sia meglio partire con il giusto piede?
Mi raccomando, aggiornateci sulle evoluzioni di questo scavo..sarei ben felice di partecipare a qualche incontro/dibattito e dare la possibilità anche a chi altre vedute di illustarci sul futuro di quella zona.
Se riduciamo tutto ad una disputa politica finirà solo che si otterranno irrigidimenti di vedute da entrambe le parti... dice che sarà possibile? troppo utopistico?

Donatella Talone lunedì 28 giugno 2004 - 11.11.28
importante

Invito coloro che non conoscono la zona oggetto del prossimo scempio ambientale a visitare il sito stesso del comune di Fara San Martino, alla seguente pagina:

http://www.farasanmartino.net/territorio/montano.htm

Domenico

Domenico De Simone lunedì 28 giugno 2004 - 22.59.46
Fara S. Martino Lettera Denuncia

Ti ringrazio e mi associo alla tua accorata denuncia.Lo scempio purtroppo é già iniziato nel nostro paese a discapito della nostra bella montagna,essa andrebbe tutelata e difesa ad oltranza.

D'Antonio Raffaella mercoledì 30 giugno 2004 - 10.48.09
Aiutiamo il Sindaco a SCAVARE BENE

GLI ALTRI GIOVANI DI FARA RISPONDONO

Aiutiamo il Sindaco a SCAVARE BENE

E perciò diciamo:

1) Si agli scavi che servono a riportare alla luce reperti archeologici seri e importanti, se ci sono;

2) No, assolutamente NOHH!, agli scavi che potrebbero comportare soltanto il deturpamento della nostra valle e l'assurda rapina ai danni dei faresi di 78.000 (Settantottomila) metri cubi di breccia, rapina che servirebbe solo ad arricchire poche persone e a impoverire i faresi tutti , per cento generazioni.
Il Sindaco sta spendendo un milione di Euro, pari a due miliardi di vecchie lire, provenienti dalle nostre tasche, perché tutti paghiamo le tasse.

CHIEDIAMO ALLORA AL SINDACO:

1) Quanti di questi Euro rimarranno nelle tasche dei faresi?

2) Quanti faresi verranno occupati per i ciclopici lavori di scavo progettati?

3) Quanti faresi troveranno occupazione dopo che gli scavi saranno ultimati?

Alla domanda "Cosa sarebbe oggi Fara se 30 anni fa fosse stata costruita una bella funivia"?

RISPONDIAMO:

Se 30 anni fa fosse stata realizzata una bella funivia, oggi a Fara avremmo un bel "CASINO" perché, mentre la nostra montagna sarebbe stata irreparabilmente danneggiata, avrebbero trovato lavoro da noi solo 4 tecnici altamente specia-lizzati, provenienti da Cortina o da Cervinia, addetti a un megaimpianto che non avrebbe dato occupazione neppure a mezzo farese.

Non abbiamo nessuna responsabilità né per gli scempi di oggi, né per quelli del passato perché non abbiamo né mangiato, né bevuto con gli autori di detti scempi, né abbiamo dato ad essi da bere, da mangiare e da dormire.
Siamo però seriamente preoccupati e amareggiati per quello che potrebbe accadere a più di duecento famiglie -DUECENTO FAMIGLIE, lo ripetiamo - se le nubi minacciose che da tempo si addensano su una delle nostre maggiori industrie non dovessero diradarsi al più presto.

Riteniamo, infatti, che neppure 150 scavi, più o meno seri, potrebbero riusci-re a porre riparo a una simile catastrofe.

E perciò diciamo ancora:

NO AI TRIONFALISMI, NO ALLA DEMAGOGIA STUPIDA E DANNOSA, che potrebbe servire ad "ubriacare" il nostro paese e a creare divisioni in un momen-to in cui occorre la massima unità.

SI AL FATTIVO IMPEGNO PER LA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI SERI DI FARA.

Un gruppo di giovani di Fara che non si lasceranno mai
"ubriacare"
Un gruppo di giovani di Fara lunedì 2 agosto 2004 - 9.43.43
La verità

SINDACO NON DIRE BUGIE!!!

Perché vai raccontando ai giornali che in questo paese "c'è solo un gruppo di pochi cittadini irragionevoli e isolati che si oppongono allo scavo dell'Abbazia di San Martino in Valle?"

LA VERITA' E' QUESTA:

1) Tutti i faresi sono da sempre favorevoli allo scavo di San Giovanni;

2) Tutti i faresi civili sono contrari alla distruzione delle bellezze naturali di Fara;

3) Solo quattro pericolosi e per fortuna isolati vandali sarebbero disposti a distruggere le bellezze naturali di Fara e, con esse, ogni prospettiva turistica di questo paese.

E perciò, rendendoci interpreti di questi sentimenti e di queste aspettative di tutti i faresi, noi ti abbiamo detto soltanto di scavare bene, di non rovinare la NOSTRA VALLE e di non consentire che altri la rovinino.

ADESSO DEVI DIRCI, E DEVI DIRCELO SUBITO, SE SEI CON NOI O SE SEI CON QUATTRO VANDALI DI QUESTO PAESE.

E perché dici che il cantiere recentemente aperto nella NOSTRA VALLE è stato sequestrato per colpa di pochi, isolati e sconsiderati cittadini che non vogliono far progredire questo paese?

DI LA VERITA' SINDACO!!!

Il cantiere è stato sequestrato non in seguito ad una nostra inopportuna iniziativa, ma con un opportuno, obbligatorio e provvidenziale atto degli Agenti del Corpo Forestale dello Stato i quali sono intervenuti per reprimere un vero e proprio atto di inciviltà commesso ai danni della NOSTRA VALLE.
Tu stesso dovevi impedire che un simile atto fosse compiuto, perché spetta a te l'obbligo istituzionale e morale di vigilare sul rispetto della legge in questo paese e di tutelarne le bellezze.
Ora spetta a te dire cosa intendi fare per ripristinare tanta bellezza.

A noi resta purtroppo la dolorosa consapevolezza che lo Stretto di San Martino, che nessuno ha difeso dai vandalici attacchi di martelli pneumatici, non potrà più essere riparato e ripristinato.

SAPPI COMUNQUE, CARO SINDACO,
che, secondo noi, solo persone completamente irresponsabili possono farsi venire in mente di costruire una strada in mezzo alla NOSTRA VALLE e al NOSTRO STRETTO, dove i nostri saggi antenati non hanno costruito neppure una mulattiera.

E allontanati da quelli che si nascondono dietro una sedicente "FORZA NUOVA". I soggetti di quel genere sono da sempre la "DEBOLEZZA VECCHIA" di tutti i paesi. Non c'è bisogno di ubriacarli perché già dormono in piedi e "NON SANNO NEPPURE QUANDO E' FIERA A TOCCO".

Il Comitato per la salvaguardia della Valle di Santo Spirtito

Comitato salvaguardia Valle S. Spirito martedì 3 agosto 2004 - 15.19.16

Torna al menu


www.casoli.org