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Regolamento comunale per l'uso del Castello Ducale

In merito al regolamento comunale che disciplina la concessione in uso temporaneo dei locali del Castello Ducale, si osserva che:

- l’art. 1 stabilisce l’elenco degli ambienti riguardanti la concessione (salone piano terra, salone superiore centrale, salone superiore laterale, cortile, locale torre piano terra, percorso per torre); risulta mancante il salone seminterrato, accessibile tramite la piccola rampa di scale posta sulla destra del cortile. Il suddetto salone, è stato recentemente utilizzato impropriamente per l’installazione delle cucine mobili in occasione di una locazione.

- l’art. 4 al comma 1 recita: <si stabilisce che la richiesta di concessione debba essere avanzata almeno 10 giorni prima della data fissata per l’uso…..>, e lo stesso articolo al comma 2 continua: <il rilascio della concessione da parte del comune avviene entro 10 giorni dalla richiesta….>.
- l’art. 5 al comma 4 recita: <è obbligo del concessionario richiedere ed ottenere le licenze e le autorizzazioni prescritte, pagamento dei diritti e dei tributi per il rilascio delle stesse…..>
Questi punti sono inconciliabili tra loro perché portando al limite la data della richiesta e quella del rilascio della concessione d’uso, non si concede al soggetto richiedente il tempo necessario per l’ottenimento di altre autorizzazioni.

- l’art. 7 al comma 1 recita: <canone da fissare volta per volta con provvedimento della giunta comunale>.
Il canone dovrebbe essere fissato a priori, in base alla destinazione d’uso e della natura del richiedente già fissato nell’articolo 2, e derivare dal numero di ambienti che vengono richiesti e dai giorni impegnati; questo per evitare possibili favoritismi e discriminazioni. Lo stesso vale per l’utilizzo i impianti di registrazione ed altri strumenti tecnologici di proprietà comunale di cui all’art. 12.

- l’art. 8 stabilisce il divieto di fumare nel locali dati in uso, pena l’esclusione da successive concessioni.
Ci sembra eccessiva ed inappropriata la pena per i trasgressori dell’art. 8, in quanto la disciplina, con relative sanzioni, è già regolamentata dalle leggi.

- l’art. 9 recita: <per attività espositive, il progetto espositivo dovrà essere presentato al comune per l’approvazione. Il comune si riserva di non ammettere all’uso dei locali indicati richieste inerenti attività espositive sprovviste di progetto o con un progetto non rispondente al carattere monumentale dei locali stessi>.
Questo ci sembra particolarmente severo nei confronti delle attività espositive, severità non giustificata, in quanto le esposizioni seppur private implicano la partecipazione pubblica.
Inoltre il comune fornisce il rilievo (piante e sezioni) dei locali per la redazione del progetto per cui si richiede l’autorizzazione?
Perchè viene richiesto il progetto solo per le esposizioni e non per le altre attività?
Nadia Di Filippo e Domenico De Simone lunedì 30 agosto 2004 - 22.43.19
Risposte Autore Data e ora
Il progetto per le attività espositive

Carissimi colleghi,
mi trovo perfettamente d'accordo con voi sui commenti agli articoli del regolamento per l'uso del Castello.

La giunta dovrebbe riunirsi, decidere e stabilire il canone con urgenza nel caso la richiesta pervenga 10 giorni prima e questo mi sembra un lavoro impossibile da svolgere se si vuole decidere
per il meglio. La domanda a mio avviso, dovrebbe pervenire molto tempo prima, solo per modeste manifestazioni estive, artistiche e/o musicali vanno bene i 10 giorni.

Per quanto riguarda il fumo c'è già la legge, basta farla rispettare ricordando agli utenti che nelle sale è vietato fumare esponendo i relativi cartelli di divieto, generalmente in uso nei locali pubblici.

Il progetto per le esposizioni dovrebbe prima di tutto fornirlo il Comune, cioè, dovrebbe mettere a disposizione dei pannelli portatili e modulari per le mostre, oppure stand componibili appropriati. Se il privato invece vuole esporre con pannelli o stand personali, gli si chiederà come saranno disposti e in quale materiale saranno costituiti, aiutandolo a tracciare su piantine fornite dallo stesso Comune la disposizione, in questo caso l'approvazione dovrà essere rilasciata da qualcuno in grado di giudicare l'impatto con l'ambiente circostante. Tuttavia resta il fatto, che un'opera d'arte contemporanea, potrebbe anche avere bisogno di supporti particolari propri, che all'occhio del visitatore si presenterebbero incompatibili con il Castello, ed allora che facciamo? Neghiamo all'artista di esporre la sua arte perchè incompatibile con il carattere monumentale del Castello e deturpa ciò che è stato già abbastanza rovinato? E poi, sto povero cristo che deve esporre, se non è un tecnico, deve trovarsi un progettista per farsi disegnare in scala dove appendere i quadri e posare le opere? Esagerato!!!!

Ottima l'idea di iniziare discussioni di carattere tecnico, al fine di discutere e riflettere su tematiche di tipo urbanistico-edilizio inerenti il nostro territorio, si potrebbe anche parlare nelle prossime discussioni di PRG, che ne dite ? ;-)
Maria Carmela martedì 31 agosto 2004 - 18.26.37

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