:: D O M E N I  C O    G H I R L A N  D A I O :: 

A D O R A Z I O N  E    D E I    M A G I

1488 

Dipinto su tavola

Firenze, Ospedale degli Innocenti

Domenico Bigordi detto Domenico Ghirlandaio (Firenze 1449-1494). Figlio di Tommaso, orafo, avrebbe mutuato, secondo Vasari che gli dedica una generosa biografia, il soprannome di Ghirlandaio dal padre, abile creatore di ghirlande per le acconciature delle giovani fiorentine. Nel corso della sua breve vita, opera quasi esclusivamente a Firenze e negli immediati dintorni, ad eccezione di due soggiorni a Roma. Insieme ai fratelli Davide e Benedetto e al cognato Sebastiano Mainardi organizza una bottega che opera attivamente su commissioni delle pił prestigiose famiglie fiorentine legate ai Medici, come i Tornabuoni e i Sassetti. Colpito dalla peste, trova la morte dopo soli cinque giorni; viene seppellito con molti onori in Santa Maria Novella. Le sue prime prove artistiche, influenzate dalla maniera di Alessio Baldovinetti, sono rintracciabili in due piccole chiese di campagna, a Cercinae a Brozzi, e nella collegiata di San Gimignano, dove dipinge le Storie di Santa Fina. Seguono alcuni affreschi nella chiesa di Ognissanti a Firenze, il pił noto dei quali, il Cenacolo, sarą in seguito replicato per il convento di San Marco e la Badia di Passignano. La raggiunta notorietą gli procura la prima importante commissione in Vaticano: Sisto IV gli affida due affreschi per la sua Cappella raffiguranti la Resurrezione, successivamente distrutto, e la Vocazione di San Pietro. In questa occasione il Ghirlandaio ha modo di esprimere quel gusto per i ritratti dal vero che rimarrą una costante nella sua produzione. Il ritorno a Firenze gli assicura in un ristretto arco di tempo una serie di prestigiosi incarichi: la Sala dei Gigli in Palazzo Vecchio, gli affreschi con Storie di San Francesco per la chiesa di Santa Trinita e quelli con Storie della Vergine e del Battista nel coro di Santa Maria Novella, opere che dimostrano le sue qualitą di insuperato e fedele illustratore della societą fiorentina quattrocentesca. Completano il suo profilo artistico numerosi dipinti su tavola di ottima qualitą, tra i quali ricordiamo: Madonna in trono e santi, Madonna col bambino tra angeli e santi, Adorazione dei Magi, agli Uffizi di Firenze; Adorazione dei pastori, nella chiesa fiorentina di Santa Trinita; Adorazione dei Magi, all'Ospedale degli Innocenti; Ritratto di vecchio con fanciullo, oggi al Louvre.      

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