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Nell'ultimo Consiglio Comunale, qualcuno ha ricordato che in passato, il palazzo scolastico era chiamato "Mammut", per mettere in evidenza il disprezzo che alcuni nutrivano verso l'edificio, a causa della sua mastodontica dimensione rispetto alle abitazioni esistenti. Un amministratore, in una sede istituzionale, non dovrebbe qualificare un bene pubblico, che ha funzionato efficacemente per ben 70 anni, con termini così sprezzanti, solo per dire che forse, la sua demolizione non sarebbe poi ... così tanto distruttiva.

Voto B, perchè temo che qualche altro "Mammut" molto più mastodontico, potrebbe prendere il suo posto.

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Troppo importante per non salvarlo

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Si vuole ampliare ed abbellire piazza S. Nicola ? Cominciamo dallo smantellamento dell'area di servizio API !!

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Per convertirlo in "POLO CULTURALE"

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perche è troppo pericolante

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Sono un' insegnante che da più di 40 anni, lavora un in vecchio edificio simile al vostro, ci sono molto legata, c'è anche la mia storia là dentro, ed è un vero sbaglio distruggere un edificio che rappresenta la nostra storia, il nostro passato. Secondo me bisognerebbe riaprirlo e fare opera di manutenzione e restauro qual'ora ne avesse bisogno.

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Secondo me non bisognerebbe mai chiudere, dimenticare, distruggere, i nostri antichi edifici, che rappresentano il ricordo storico del nostro passato. In questo caso, proporrei di adibire l'edificio a museo, e restaurarlo se ne avesse bisogno.

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E' la soluzione più conveniente anche sotto l'aspetto economico, infatti, si è parlato tanto di paragone tra il costo dell'adeguamento e quello del probabile nuovo edificio, prendendo come parametro per la comparazione, l'incidenza del costo di un nuovo edificio scolastico con le stesse dimensioni e basta, trascurando così, il valore (molto più elevato) che oggi ha un Cinema Teatro sul mercato! Quanto costerebbe realmente, riavere oltre ad una scuola, anche una nuova sala per spettacoli cinematografici? Credo molto di più della cifra stimata per la nuova struttura !!

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E' un segno di storia per Casoli. Deve essere salvato.

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Ha detto bene un consigliere comunale: "non è stato fatto nemmeno un sondaggio alle strutture, neppure una verifica analitica e dicono che il palazzo non si regge!?"

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Dalla bellissima riproposizione del manifesto che nel 1993 tappezzava i muri casolani e annunciava la riapertura dei rinnovati locali del Cinema Teatro Comunale, colgo l' occasione per una breve riflessione: le stesse persone che dieci anni or sono si vantavano in pompa magna di essere gli artefici della riapertura del Cinema e ne traevano indubbi benefici, di prestigio ed economici (vuoi per carica istituzionale vuoi per professione), sono oggi i più feroci sostenitori della chiusura e vendita ai privati dello stesso edificio, sottraendolo in questo modo alla res pùbblica. E' vero che la vita moderna possiede un logorìo a volta inaccettabile, ma questo mi pare veramente esagerato; un locale rinnovato e riaperto appena dieci anni fa e sul quale nel 1989 furono spese svariate centinaia di milioni di lire del mai troppo osannato contribuente pùbblico italiano, per lavori di consolidamento del solaio, è già diventato obsoleto e quasi pericolante. Mi chiedo a questo proposito cosa debba pensare un normale cittadino che contribuisce pagando le tasse al mantenimento degli immobili pùbblici, su come sono stati spesi i suoi soldi visto che in soli dieci anni una struttura tanto grande e sopratutto solida deve essere rottamata a favore dei privati; per questo ritengo tanto più meritoria l' azione di casoli.org che cerca di recuperare per la socialità (cioé per molti, gli altri) quello che pochi stanno indirizzando a se stessi, che non sono gli altri.

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Senza il palazzo scolastico il corso di Casoli non sarebbe più lo stesso.

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La mia testa e il mio cuore.
Bravo Casoli!

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Io penso che al posto di quel palazzaccio brutto si potrebbe costruire una bella piazza con tanto tanto verde per ridare smalto ad una cittadina oramai priva di tutto...magari con un parcheggio sotterraneo.

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1941, nel sito archeologico della città di Cluviae, la soprintendenza alle antichità recupera una scultura che un contadino murò sulla porta della sua casa, da allora nessuno ha tutelato la zona di enorme valore storico ed economico;

1948, "misteriosa" sparizione del prestigioso soffitto del Buzzacarino (monumento nazionale) dalla chiesa di S.Reparata, operazione resa possibile dalla connivenza delle autorità e degli intellettuali dell'epoca;

1985, scempio alla Torre (monumento nazionale) del castello medioevale, nonostante il parere contrario della soprintendenza alle antichità;

2003, con il palazzo scolastico di innegabile valenza storica, l'idiozia umana sta per perpetuarsi.

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Perché è giusto che tangentopoli continui ad esistere e che Casoli si distingua nell'era berlusconiana, anzi proponiamo l'edificazione, al posto del palazzo scolastico, di un bel campo di concentramento in cui rinchiudere i turisti della democrazia. Saluti e kapò

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Per riutilizzarlo unicamente come Centro Sociale e Culturale, oltre che riavere il prezioso Cinema Teatro.
Sarebbe anche molto interessante convertirlo in "Museo Archeologico di Cluviae",ma, haimé, con quali reperti?
Il nostro paese, poteva contare molto sul turismo, ma con la logica del potere, del clientelismo e del denaro, nell'arco di 50 anni, tutto ciò che di prezioso avevamo, è andato distrutto ed oggi, non ci resta che promuovere piccole iniziative estive, per "attirare" quattro turisti di passaggio.

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Proverei un grandissimo dolore non vedere più il palazzo scolastico.
Visto che è così pericolante...perchè non viene transennato e si permette alle persone di sedersi sulle panchine poste lì sotto ?

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il mio voto va integrato con un "concorso d'idee"

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Il Referendum? SI!! Ma per decidere tra "B" o "C" !!

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Non si è fatto nessun sondaggio e si dice che il palazzo scolastico è pericolante?

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Si sente parlare della costruzione del "Polo delle Libertà"...pardon, "Polo Scolastico". Quanto verrebbe a costare? Dove sono i fondi? E per fare cosa al posto del Palazzo scolastico?!?

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A Casoli le priorità sono ben altre:
1) trasformare la strada comunale di San Salvatore da pista di prove (e distruzione...) degli ammortizzatori a via decente di transito
2) la costruzione dei marciapiedi in via Napoli e via Frentana
3) la realizzazione della strada Santa reparata - Contrada Vicenne
4) lo spostamento delle 3 antenne (la seconda e la terza delle quali volute dal sindaco Barrella dopo la forte opposizione alla realizzazione della prima....ma i cittadini del Quarto da Capo lo ricordano?!?!?)
5) la sistemazione della strada SS 84 di accesso al paese
6) la rimozione dell'osceno baldacchino sulla torre Normanna
7) la eliminazione delle finestre di alluminio dalla chiesa di S. Maria Maggiore
8) la ristrutturazione di Palazzo Ricci, un VERO pericolo per la pubblica incolumità
eccetera

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Qualche sera fa è stato organizzato un piano bar nell'area adiacente al palazzo scolastico.....con molti spettatori appoggiati all'edificio in questione. Alla faccia della sicurezza!

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penso ke sia arrivato il momento di cambiare anke per Casoli... Il palazzo ha indubbiamente la sua importanza storica ma la sua utilità per il paese è attualmente nulla...
Visto ke in ogni caso ci debba essere un investimento monetario per ristutturare o ricostruire il palazzo, penso sia meglio demolirlo e farci qualcosa di nuovo e più utile per tutti...
I sentimentalismi e le polemiche politiche e non, sono inutili e patetiche.

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Già !! I soldi !! Soldi per il deliberato Polo Scolastico, soldi per l'esproprio dei terreni e sitemazione della nuova area scolastica, soldi per recuperare il Palazzo Scolastico o per l'eventuale nuova costruzione di chissà cosa : ma di quanti miliardi abbiamo bisogno? La Regione è proprio così lauta? O tutto inciderà sulle nostre tasse ?
Voto A, mentre aspetto ...

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Nell'attesa di decidere (spero con un referendum) cosa farne del Palazzo, propongo la sua RIAPERTURA, non solo perchè ormai è nota la sua ILLECITA chiusura, ma anche per evitare che resti per TANTI ANNI in totale stato di abbandono e privo di qualsiasi lavoro di manutenzione, diventando col tempo REALMENTE fatiscente e irrecuperabile, credo infatti, che qualsiasi decisione comporterà TEMPI LUNGHISSIMI di realizzazione, soprattutto per motivi economici oltre che decisionali.

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E se non sarà possibile restituire l'edificio scolastico al suo uso originario, si colga l'occasione per dotare Casoli di uno spazio attrezzato a verde pubblico che diventi luogo di ritrovo per tutti i cittadini del centro del paese e, magari, di iniziative Culturali.

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Non ho nulla contro il palazzo scolastico, anzi, penso anch'io che abbia la sua importanza storica, quindi lo sacriferei solo per qualcosa di molto importante come una PIAZZA con un po' di verde ed un nuovo CINEMA. Se per fare tutto ciò bisogna però aspettare troppo tempo sia per problemi economici che burocratici, nell'attesa si riapra almeno le sale al piano terra che ospitano Cinema, Sala Convegni ecc.. perché sussiste al momento, la stessa ed identica "pericolosità" ed inadeguatezza sismica delle lunghe stanze del Castello e delle Chiese che in determinate occasioni sono molto affollate.
Ringrazio gli ideatori di questa nobile iniziativa che sta dando l'opportunità ad ogni cittadino di esprimere direttamente e serenamente la propria opinione, senza ricorrere a disperati e sterili tentativi di comunicazioni verbali in piazza e nei bar che spesso si perdono nel nulla e lasciano il tempo che trovano.

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vorrei rispondere alla signora anna che ha tanta voglia di "piazze decenti".
Casoli ha piazze decenti per tutti i gusti se solo si avesse il coraggio di liberarle dalle macchine in perenne parcheggio.
L'edificio scolastico rappresenta per la maggior parte dei casolani il luogo dove hanno vissuto le ore più belle e spensierate nell'apprendimento e nel gioco.
Forse signora Anna lei no e mi dispiace per lei.
Al sig. Ramondo che reputa brutto l'edificio scolastico vorrei chiedere: i nuovi palazzi di Casoli le sembran proprio belli?
Giù le mani da questo paese l'avete già rovinato abbastanza!!!!

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A proposito di piazze decenti, tempo fa c'era un progetto su una piazza da realizzare di fronte la chiesa di S. Reparata, che fine ha fatto? Di posti per nuove piazze ce ne sono, quello che manca, è la volontà politica !! Giusto signora (o signorina) Rosa ! Questo paese è stato già rovinato abbastanza, è l'ora di finirla! Deve essere il popolo a decidere il destino del palazzo, con un REFERENDUM, ma non quello proposto da chi da per scontato la demolizione della scuola, ma un referendum che tenga conto anche del recupero (non impossibile) dell'edificio e non solo il destino dell'eventuale area di risulta.

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Finalmente anche Casoli al passo coi tempi....

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Che tristezza ieri sera al concerto del grande Franco Cerri.
Suoni e voci soffocati dall'eco, note e parole confuse nella risonanza, strumenti e musicisti ostacolati da una pessima emissione acustica.
Mi auguro che il Palazzetto dello Sport, non sia la futura alternativa alla Sala del Cinema Teatro.

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A proposito di priorità segnalate da un cittadino, vorrei aggiuggerne un'altra: il rifacimento della rete acquedottistica comunale, ridotta ad un colabrodo, e l'ampliamento del serbatoio dell'acquedotto. Siamo STUFI di rimanere d'estate (unico paese servito dall'acquedotto del Verde!) tutte le sere senz'acqua. Vorrà dire che le spese di riparazione delle reti private, danneggiate dai "colpi d'ariete", le addebiteremo agli amministratori comunali. Cari signori dai "progetti ambiziosi per Casoli", altro che chiedere 2 milioni di euro di finanziamenti alla Regione per il nuovo Polo scolastico (le scuole a Casoli CI SONO!!!), aprite gli occhi -se li avete...- e pensate alla realizzazione di opere davvero utili alla cittadinanza!

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In virtù della proposta lanciata dall'ing. Eliseo Travaglini (sul quotidiano regionale Nuovo Abruzzo Oggi del 18-07-03 a firma G.D.T.) sul concorso nazionale di idee post abbattimento del palazzo scolastico da sottoporre successivamente al referendum, rilancio invece un referendum cittadino PREVENTIVO sulla scelta del destino dell'immobile. Cioè dovrebbero essere i cittadini a decidere innanzitutto per la SALVAGUARDIA o l'abbattimento dell'edificio scolastico.
Purtroppo gli amministratori sono a corto di Cultura Democratica e quindi, probabilmente, non prenderanno nemmeno in considerazione un'ipotesi del genere....

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